LE BICI DEI MESTIERI


  bici da mestiere 

DALLA COLLEZIONE NELLO SANDRINELLI  PRESENTO QUESTA SERIE DI BICICLETTE DEI MESTIERI ARROTATORE RONCOLE il suo compito era di seguire i boscaioli  per tenere sempre  affilati gli utensili da lavoro oppure andava nelle cascine ad affilare gli attrezzi dei contadini 

INNESTATORE 

MADAME BORDELLO 

LEVATRICE

SELLAIO

GARZONE PASTICCERIA (TORPADO)

VENDITORE DI LAMPADE (DONISELLI)

FATTORINO PORTAPACCHI (GORICKE)
PROFESSORESSA

INTAGLIATORE( DONISELLI)

TRICICLO FRIGORISTA (DONISELLI)

BIBITARO

VENDITORE PRODOTTI FATTORIA

PIANETI FORTUNA (CHIROMANTE)

VIVANDIERA

VENDITORE CAFFE (DONISELLI)

CALCHISTA SCULTORE (DONISELLI)

VENDITORE BASTONI (TORPADO)

Personalmente è la prima volta che vedo tale archibugio FUOCHISTA PIROTECNICO
per alietare feste paesane (DONISELLI)  

PITTORE LARIANO (DONISELLI)
FIORISTA (DONISELLI)

CALZOLAIO ( DONISELLI)

LUCIDATORE MOBILI
mi sono permesso di indicare la marca delle bici su alcune mi prendo beneficio di inventario visto che c'è una sola foto per bici spero che non dispiaccia a SANDRINELLI

VITTORIA - LA SIGNORA DELLE PUNTURE
                                                      ( LA SCIURA DI PUNTUR)

Vittoria B.,signora minuta,non molto alta,sempre molto seria,con un lieve difetto alla bocca,
abitava nella frazione " Pescalina" ( LC ).
Nel periodo fra gli anni 40/60,con la sua bicicletta,si recava a domicilio,dai richiedenti,praticando
iniezioni intramuscolari.
Nella borsa in pelle aveva un vasto assortimento di siringhe,aghi,bollitore,ovatta,alcool,tintura
iodata,sale amaro ecc.
Aveva anche una valigetta(che teneva sul portapacchi posteriore),contenente una completa at
trezzatura di accessori per enteroclisma,perette,ecc.
C'erano pure degli appositi apparecchi per praticare irrigazioni vaginali(probabile che venissero
noleggiati o acquistati dalle richiedenti),con relativi preparati medicamentosi allo scopo.




BICICLETTA DA ARCHIVISTA NOTAIO FRANCESE

Riordinando un mio deposito, vedo spuntare un manubrio...in un angolo,semi sepolta dalla legna per il camino,scopro una bicicletta che 
era stata dimenticata,con borse contenenti moltissimi documenti (un centinaio),risalenti al 1700 fino ad oltre il 1800. Questi documenti
provenivano da studi notarili dell'impero francese e poi della repubblica francese (ipoteche,pagamenti,compravendite,condanne,atti del
tribunale di Grenoble ecc.).
Questa bicicletta era stata messa da parte e abbandonata,forse perchè non faceva parte delle nostre italiche tradizioni e poi perchè non
ne conoscevo sia la storia che i particolari.
A tutt'oggi è una curiosità tutta da scoprire.



BICICLETTA CONSEGNA GIORNALI

Dal dopoguerra fino ai primi anni 70,per movimentare le vendite e divulgare l'informazione,oltre alle poche edicole fisse,si cercava di introdurre
il facile e comodo acquisto dei quotidiani,specie quelli sportivi,con consegne a domicilio,nei locali pubblici ecc. e in particolare ai dipendenti delle
molte fabbriche e stabilimenti presenti sul territorio (anche nella ditta di mio padre a Pescate-LC).
Questa era la zona del Sig.Valtulina che,con la sua bicicletta e il suo carico di giornali e riviste,ogni mattina consegnava le copie alla sua numerosa
clientela,lasciandone buona parte alla "Ditta Osvaldo Cariboni S.P.A." di Pescate (LC) ,che era adiacente alla ditta di mio padre "Sandrinelli Daniele"
di frigoriferi industriali.
Il mezzo del Sig.Valtulina era una normale bicicletta d 'epoca,con freni a bacchetta,manopole in legno,sella in cuoio,sulla quale si era fatto montare
degli ampi portapacchi,dove poteva trasportare,forse in semplici cassette,la sua mercanzia (sul mezzo sono tuttora alloggiati numerosi giornali e ri
viste dell'epoca).



BICICLETTA DA RIPARATORE DI PENNE STILOGRAFICHE

In quel di Lecco,negli anni 50,c'era ancora sul fiume Caldone "IL PUNT PENIN" o "PUNT DI BATIDUR",che dava sul Largo Manzoni,ora P.zza Manzoni.
Appena dopo il ponte,sulla sinistra (dietro la caratteristica edicola in ferro),sostava frequentemente il carretto del gelataio Sommaruga e due o tre 
volte al mese gli si affiancava il Sig. Sartori (cosi credo si chiamasse),che con la sua attrezzatura ricaricava e riparava penne stiolografiche e piccoli ar
ticoli del settore,a studenti,dottori,avvocati,commercialisti e a molti industriali,signori del ferro lecchese ( da ricordare che in quegli anni aveva molta
importanza "la bella scrittura"a inchiostro. La sua attrezzatura era composta da "mini strumenti"quali: una morsettina,pinzette,limette,martelletto,con
tenitori per inchiostro( nei 3 colori blu,rosso e nero),collocati nell'apposita sede in piattina di ferro chiodata,vari pennini,pompette e molti altri pezzi di
ricambio ecc. Incernierata alla struttura,con cassetto e lucchetto,sul portapacchi posteriore c'è la ribalta in legno che aveva funzione di piano di lavoro,
alla fine del quale veniva lasciata scendere sul fianco della bicicletta.
Sul portapacchi anteriore c'è la valigetta porta-oggetti in legno,cavalcata perfettamente dallo sgabello,che serviva per lavorare piu comodamente. Sul 
manubrio,nel classico portagiornali,c'era sempre un quotidiano,perchè voleva essere sempre aggiornato.
Sull'asta in ferro,regolabile,oltre alla pila per illuminare il piano di lavoro,c'era l'attacco per il vecchio ombrello...credo servisse piu per fare ombra che
per ripararsi dalla pioggia. Il Sig.Sartori,maestro affezionatissimo alla sua professione,negli ultimi anni di esercizio,si era limitato a continuare il suo lavoro,sempre nellostesso luogo,ma solo con un tavolino pieghevole